sabato 30 novembre 2013

DAL VOLUME DELL'IMMOBILE ALLA RENDITA CATASTALE ALLA I.U.C. parte 1

L'ultima volta ci siamo occupati di finiture, sia esterne che interne, degli immobili con una divisione delle varie fasi realizzative corredate da foto degli interventi presi dalle mie realizzazioni, nella speranza di chiarire ai più la complessità e le difficoltà che s'incontrano nel completamento d un'immobile.
Ora volevo introdurvi alla conoscenza delle relazioni che vertono tra grandezza dell'immobile, sua rendita catastale ed IMU (tassa attuale) in attesa delle modifiche per la futura tassa. L'obbiettivo che voglio prefissarmi in questo post è quello non tanto di farvi capire cosa sia l'I.U.C (per quello esistono i vari portali dedicati edilio, edilportale ecc.) ma cercare di darvi una relazione tra superficie creata quindi volume dell'edificio sua rendita catastale e di conseguenza la I.U.C (futura imposta sugli immobili). Non troverete facilmente queste informazioni a meno che voi stessi non abbiate una conoscenza globale tecnica, tipica di un professionista discretamente preparato; in quel caso molto probabilmente non avreste bisogno delle mie indicazioni.

Il motivo che mi spinge a fare questo genere di collegamento che (per chi non s'intende di edilizia) potrebbe risultare astruso, strano od incomprensibile è legato alla scarsa conoscenza o meglio alla non conoscenza assoluta delle relazioni  che legano lo spazio occupato dagli oggetti di uso quotidiano (una scrivania, una sedia, un'automobile, la Tv, il letto ecc.) con le nostre misure antropometriche (spazio occupato dal corpo in varie fasi della giornata: la seduta, il deambulare, il dormire ecc.) con le dimensioni dell'edificio stesso quindi con la rendita catastale e come conseguenza la tassa degli immobili.

La TV ed Internet non aiutano di certo a darvi un'idea di come funzionano questo genere d'informazioni (non tanto per i mezzi di comunicazione che sarebbero pure molto adatti, specialmente  la prima essendo in grado di raggiungere un platea vastissima di persone) ma perché nelle trasmissioni televisive partecipano:


  • politici il cui obbiettivo principale è creare il consenso del proprio elettorato sempre e comunque, senza essere a conoscenza di nulla o senza la consapevolezza che possano esistere le relazioni che vi sto per raccontare.
  • Conduttori televisivi che a seconda della linea editoriale della trasmissione privilegiano un argomento piuttosto di un'altro (il più delle volte facendo una confusione terribile per me), ingenerando solo dubbi, inducendo il pubblico al sospetto che l'edilizia sia composta SOLO da persone poco professionali e che operano a caso in base un po' alla convenienza...non sempre chi opera in edilizia è una persona poco professionale e lo fa per  pura convenienza, ma lo fa perché esistono leggi anche molto datate di cui neanche i politici sono più consci ormai.
  • Pubblico di sala orientato politicamente anch'esso verso una parte piuttosto che un'altra senza avere un minima preparazione in quello che sta dicendo ma mosso più dall'esigenza della pancia (di quello CREDE essere socialmente più accettabile) piuttosto che dalla testa (quello che REALMENTE dovrebbe essere socialmente più corretto, questo perché anche la loro testa non è consapevole di come funziona il comparto immobiliare.
Vi siete chiesti come mai in una puntata dedicata all'edilizia (quindi anche IMU) di qualunque programma su qualunque emittente televisiva, quasi mai per non dire mai, vi trovate oltre a queste 3 tipologie di componenti non vi trovate la 4 ossia un tecnico che sia in grado di spiegare come stanno realmente le cose facendo un ENORME SERVIZIO al popolo???
Io francamente non l'ho mai capito, mi limito a pensare che un tecnico libero professionista o peggio un costruttore edile non siano molto graditi in trasmissione poiché considerati gli UNICI colpevoli della complicata situazione edile-geologica nella quale ci troviamo.

Comunque iniziamo qui per ordine e parliamo delle nostre misure antropometriche che sono la base della progettazione di una casa.
Partiamo dalle misure principali delle persone, vi linko questo collegamento per darvi un'infarinatura di base sugli spazi necessari alle nostre attività.

http://books.google.it/books?id=yDn4np-uuvYC&pg=PP11&dq=misure+antropometriche+in+edilizia&hl=it&sa=X&ei=YrKXUq3vHsS47AbWqIH4Ag&ved=0CDUQ6AEwAA#v=onepage&q=misure%20antropometriche%20in%20edilizia&f=false

Prese come riferimento queste misure dobbiamo decidere l'utilizzo del nostro edificio:

  1. Edifici residenziali= condomini, villette, ville, case popolari
  2. Edifici ricettivi e turistici= alberghi, ostelli, bungalow, spiagge attrezzate ecc
  3. Edifici sportivi = palestre, campi sportivi o stadi, palazzetti dello sport, autodromi 
  4. Edifici per la cultura = Musei, pinacoteche, castelli,teatri
  5. Edifici vari= caserme, carceri,tribunali, palazzi governativi, poste ecc.
Noi ci occuperemo però in questo post di edifici residenziali ed i particolare di abitazioni come villette e condomini in generale.
Prima di partire con la progettazione dell'unità dobbiamo tener conto oltre che delle misure antropometriche (link sopra), dobbiamo tener in considerazione lo spazio occupato da ogni oggetto che si può trovare in una casa: un divano, una scrivania, una credenza, un letto, un'automobile.
Un'edificio è come un "contenitore" dove tutti questo oggetti sono presenti in quanto ci aiutano nello svolgere le nostre attività.
Nelle riviste specializzate o su internet, siamo in grado di ottenere queste misure; io ad esempio, essendo appassionato di auto mi leggo le varie riviste specializzate
Negli edifici residenziali, nostro obbiettivo di questo post dobbiamo distinguere:
  1. Edifici in edilizia sovvenzionata: edifici a totale carico dello Stato e destinato a particolari categorie di utenti (definiti dal D.P.R. n°1035 del 72) realizzati dalle A.T.E.R. (ex I.A.C.P) cooperative e consorzi, imprese pubbliche o partecipate o da Enti territoriali come Comuni, Regioni e Provincie.
  2. Edifici in edilizia convenzionata-agevolata: edifici è a parziale carico dello Stato che interviene con un contributo sui mutui dei privati per l'acquisto degli alloggi
  3. Edifici in edilizia convenzionata: e una forma introdotta della legge 865/1971.
  4. Edifici in edilizia agevolata: Contributi per l'edificazione al di fuori dei piani per l'edilizia economica e popolare.
una legge molto importante nell'edilizia italiana (pubblica e privata) in quanto fissa le altezze minime ed i requisiti igienico funzionali è il D.M. 5 luglio 1975:
  • altezza minima dei locali adibiti ad abitazione è di 2,70 mt; mentre per corridoi, bagni locali igienici e ripostigli 2,4 mt; in alcuni comuni montani l'altezza dei locali abitabili è abbassata a 2,55 mt
  • la superficie abitabile non deve essere inferiore ai 14 mq per i primi quattro abitanti; 10 mq per ciascuno dei successivi
  • stanze da letto: superficie minima letto singolo di 9 mq; per letto doppio 14 mq oltre, dopo ulteriore letto oltre il primo mq 12
  • Stanze da soggiorno: superficie maggiore di mq 14
  • alloggio minimo: non meno di 28 mq (per una persona); 38 mq (per due persone)
  • superficie finestrata apribile non meno di 1/8 della superficie del pavimento
  • stanza da bagno: bagno completo con queste attrezzature: vaso, bidet, lavabo, vasca-doccia
  • locale igienico: con le seguenti attrezzature: lavabo, bidet e tazza.
Oltre a queste prescrizioni dobbiamo aggiungere le prescrizioni per l'utilizzo delle abitazioni da parte dei diversamente abili contenuti nel D.M 236 del 14 giugno 1989 e sono:
  • raccordi pedonali con rampe di pendenza tra il 5% e l'8%
  • ascensore con cabina di dimensioni interne non inferiore a 130 cm di profondità e 95 cm di larghezza
  • porte interne: larghezza non inferiore a 80 cm, disimpegno antistante l'ascensore non inferiore a 150 cm x 150 cm
  • corridoi comuni: non inferiori a 120 cm di larghezza, corridoi degli alloggi non inferiori a 100 cm di larghezza
La superficie di ogni alloggio si determina sommando la Superficie utile di ogni singolo vano, al netto delle murature, sotto finestre e soglie, a cui va aggiunto il 60% delle superfici non residenziali, quali le superfici scoperte (logge e balcone) scale e androni e cantine e posto auto in misura non superiore a 18,00 mq. per ogni singolo alloggio e le scale interne nel caso di alloggio su due livelli.
Tutte le leggi che ho citato in questo post sono contenute del D.P.R. 380/2001, la raccolta denominata "Testo Unico dell'Edilizia"già citato precedentemente.

Detto tutto ciò voglio postarvi un esempio pratico che racchiude in se tutte queste leggi

1. Esempio di un piano terreno di una schiera con 2 diverse soluzioni diverse

2. Esempio di Piano Primo delle villette a schiera

Nei progetti, vengono inseriti anche gli arredi interni in modo da far apprezzare gli spazi interni al futuro compratore e al tempo stesso essere una proposta d'arredo.

Una volta terminato la costruzione dell'immobile si procede all'inserimento in mappa con un programma catastale denominato PREGEO, il quale per mezzo dell'uso del tacheometro o del teodolite (strumenti topografici) permette l'inserimento in mappa.


3. Strumentazione topografica durante un rilievo

Con lo strumento topografico e si fa un rilievo nella zona in cui è inserito il nostro edificio e con l'utilizzo di PREGEO (il software dell'Agenzia delle Entrate dedicato)  si inserisce in mappa il nostro fabbricato (la sagoma) e si può aggiornare l'estratto di mappa ai terreni, (di cui un esempio qui sotto per farvi comprendere meglio; nell'estratto di mappa sotto le figure grigie sono i fabbricati mentre la restante parte sono i terreni). 
Le particelle vengono distinte le une dalle altre per mezzo di numeri (quelli che si vedono in foto) e presentano sempre un'inclinazione rispetto alla particella, se noi ci mettiamo paralleli alla numerazione abbiamo l'orientamento del nostro terreno.
4. Tipico esempio di un estratto di mappa catastale (mappa particelle9

Eseguito il PREGEO e variata la nostra particella con l'inserimento del fabbricato sulla particella in mappa terreni si fa il DOCFA (software dell'Agenzia delle Entrate dedicato al classamento dei fabbricati) ossia si lavora sul fabbricato inserito in mappa (accatastamento del fabbricato) dove vengono inserite tutte le caratteristiche:

  • affacci del fabbricato (se su strada o giardino o facciata in aderenza
  • Sulla caratteristica delle murature e delle recinzioni
  • anno di costruzione del fabbricato
  • Finiture interne su pareti e pavimenti
  • Tipologia degli impianti presenti
  • Destinazione d'uso del fabbricato
  • Tipologia di murature recinzioni e tetto
  • ed altre caratteristiche secondarie
Alla parte descrittiva del DOCFA viene richiesta l'inserimento di una planimetria catastale (corrispondente a quella presentata in Comune per la Concessione edilizia) che tramite una procedura di calcolo del programma sul raster della planimetria dell'unità, permette di ottenere la superficie catastale ed il calcolo dei vani.

il DOCFA produce la famosa "rendita catastale" dell'immobile, quella che noi troviamo quando facciamo le visore catastali della nostra proprietà, ed è la base imponibile dell'imposta sugli immobili (ex I.M.U) ora I.U.C.

Nella prossima parte cercherò di scendere nei dettagli sul classamento catastale, sulla sua composizione, quali sono i criteri per attribuire una classe piuttosto di un'altra, che come conseguenza  portano aumento o diminuzione di rendita...che vuol dire maggiori o minori imposte.












martedì 19 novembre 2013

FINITURA DEGLI IMMOBILI ED IMPIANTI

In questo post volevo darvi un esempio di finiture delle case. Negli ultimi post abbiamo visto come si pianificano e si progettano, e poi si realizzano; in particolare abbiamo visto tutte le fasi di costruzione di un'immobile, partendo dallo scavo per arrivare fino al tetto. Le fasi appena elencate concorrono alla formazione del rustico dell'edificio. Ora ci addentriamo un pochino verso le finiture dell'edificio stesso e pubblicherò delle mie foto per spiegarvi un po' in dettaglio come si opera.
Dopo la conclusione del rustico, dobbiamo completare l'edificio nelle sue parti interne per renderlo abitabile.
Gli edifici realizzati da imprese non vengono (prima della vendita) completati all'interno in modo che, pur in presenza di un progetto, lo stesso sia completamente personalizzabile dando sfogo alla creatività sia dei professionisti ma anche dei futuri clienti. In particolare io dividerei:
  1. Formazione tramezze
  2. Tracciamento impianti sulle murature ed assistenze murarie per creare le scanalature
  3. posa dell'impianto idrotermo-sanitario completo di scarichi + eventuale posa di tubazioni per radiatori
  4. posa dell'impianto elettrico
  5. posa davanzali e soglie esterne
  6. posa falsi telai esterni
  7. formazione di sottofondi isolanti
  8. formazione di intonaci sui muri
  9. Posa dell'impianto di riscaldamento a pavimento (se non già non esistente l'impianto a termosifoni)
  10. formazione di fondo per incollaggio piastrelle o parquet
  11. posa di piastrelle o parquet per pavimenti e rivestimenti e zoccolini
  12. posa di serramenti esterni e porta blindata d'accesso
  13. posa di porte interne all'abitazione
  14. fine lavori
  15. rogito notarile per compravendita immobile realizzato e consegna chiavi immobile
Qui sotto abbiamo quattro foto dove abbiamo già ricomprese le prime quattro fasi, in particolare nella foto 1 e nella foto 3 sono riconoscibili anche il tracciamento delle prese e dei collettori degli impianti (viene usata di solito una bomboletta di spray nera), e gli impianti si presentano come da foto qui sotto:


1. Esempio di come si mostra un'impianto elettrico in una cucina di una villetta


2. esempio impianto elettrico ed impianto idraulico in soggiorno di una villetta


3. esempio di collettore per impianto di riscaldamento a pavimento


4. esempio di impianto idraulico nel bagno

Successivamente abbiamo la posa di soglie e davanzali seguiti da sottofondi ed intonaci ed impianti a pavimento e dell'impianto a pavimento (quando non presente quello a radiatori)





5. Collettore impianto a pavimento

6. impianto a pavimento nel bagno (da notare che l'intonaco è grezzo per permettere la posa del rivestimento in piastrelle)


7. Bollitore per pannelli solari termici

8. Vista dell'impianto a pavimento passante per le camere


Dopo la posa degli impianti abbiamo l'esecuzione delle finiture interne ed esterne e la consegna dell'immobile


9. Vista dell'interno ancora da ultimare
10. Tipica nostra finitura esterna

11. Finitura esterna dell'abitazione e garage


12. Finitura dell'esterno con mattonino tipo Geopietra intorno alla banchina


13. Particolare della finitura dell'entrata del garage


14. Particolare della porta d'ingresso






mercoledì 13 novembre 2013

IMMOBILE, COME NASCE L'IDEA E COME SI CONCRETIZZA parte 2 la realizzazione


L'altra volta abbiamo parlato della pianificazione urbanistica e della progettazione edilizia, 
questa volta ho intenzione di parlarvi della realizzazione postando foto di particolari 
delle mie realizzazioni, dividendole nelle fasi realizzative della casa in modo da farvi capire 
anche visivamente come funziona a grandi linee un cantiere edile.

1. SCAVO
1.Vista di uno scavo dall'alto con escavatore in seguito al tracciamento della casa


2. Camion utilizzato per scavo e particolare dei massi estratti dallo scavo ad una profondità di 1,60 mt



3. Scavo in sezione obbligata della casa con vista interno scavo


2.SOTTOFONDAZIONI

Tra scavo e fondazioni, servono per livellare le asperità dello scavo ed avere una partenza  a livello e pulita per le fondazioni in modo che siano in piano con i livelli.
4.Getto di "magrone" per le sottofondazioni



   
         5.Altra vista delle sottofondazioni e inquadratura con tavole
      del perimetro esterno delle fondazioni


3.FONDAZIONI

Collegano il terreno con l'edificio, hanno il compito di scaricare a terra il peso nonché di ripartire
il peso dell'edificio onde evitare pericolose fratture nello stesso
6.Vista globale durante la fase di esecuzione delle sottofondazioni
7.Particolare dell'armatura delle fondazioni
8.Particolare delle fondazioni gettate ed estratte dell'armatura
9. Altra vista della fondazione completa sotto notate lo scalino chiamato "dado di fondazione"



4. SOLAIO PIANO TERRA

     Elemento orizzontale a copertura delle fondazioni, in queste foto vi posto un esempio di solaio misto        pignatte con Predalles e vespaio impermeabilizzato tutto quanto aerato onde garantire una perfetta        salubrità dei futuri locali interni
   
      10. Particolare del solaio piano terra con vista delle pignatte (i laterizi rossi)  

11. Particolare del vespaio aerato coperto con telo impermeabile

12. Particolare del solaio con predalles e pignatte coperto dalla rete elettrosaldata pronto per il getto


13. Questo è il getto di completamento del solaio


5.MURATURE PORTANTI

Una volta eseguito il getto del solaio passiamo alle murature. Ne esistono di diversi tipi fatte in laterizio (mattoni) con travi di sostegno in cemento armato, in legno, o completamente in cemento armato. Nelle mie foto pubblicherò murature in laterizio con travi e pilastri in CA (il sistema costruttivo più diffuso in Italia), in particolare vedrete muratura in blocchi poroton da 25 cm di spessore con uno o più fogli di polistirene da 4 cm interposti e tamponatura esterna con mattone forato da 8 cm. La tipologia del mattone (spessore) ed isolante vengono decisi da un tecnico specializzato nel calcolo delle dispersioni energetiche e fabbisogno energetico dell'edificio (dlgs.192/2005; dlgs 311/2006 e ss.)

14. Particolare della vista di due fogli di polistirene interposti tra blocco da 25 cm e uno da 8

15. Vista di fronte in sezione della tipologia del muro come descritto sopra


16. Etichetta tipica di un foglio di polistirene


17. Particolare dell'isolamento sottofinestra


18. Muratura completata



6. ALTRI SOLAI OLTRE AL PRIMO

Oltre al solaio piano terra ci possono essere più solai (elementi orizzontali) tanti quanti sono i piani in cui è diviso l'edificio
19. Posa dei travetti prefabbricati portanti della struttura

20. Particolare di armatura di scala

21. Altro particolare di scala

     
22. Solaio quasi completo al piano primo


giovedì 7 novembre 2013

IMMOBILE, COME NASCE L'IDEA E COME SI CONCRETIZZA parte 1 Pianificazione e progettazione

In questo post voglio parlarvi della casa, come nasce l'idea e come si realizza utilizzando anche le foto che ho scattato nei miei cantieri per aiutare a comprendere le fasi di un'immobile.
Per comodità e chiarezza nell'esposizione dividerei le fasi in: PIANIFICAZIONE, PROGETTAZIONE, e REALIZZAZIONE

                                                   PIANIFICAZIONE
La pianificazione rappresenta il livello meno conosciuto dai non addetti ai lavori, infatti poche persone sono a conoscenza che l'edilizia essendo materia concorrente tra Stato e Regioni (rientra nel governo e uso del territorio) dovrebbe essere descritta in questi termini.
La legge fondamentale che regola l'edilizia italiana è il D.P.R. 380/2001 il "Testo unico dell'edilizia", (qui di seguito allego un link del testo coordinato con gli aggiornamenti più recenti http://www.altalex.com/index.php?azione=Nuovo_documento&idnot=3600#titolo1.
Il testo unico è fondamentale in quanto disciplina non solo la parte progettuale, ma disciplina anche:

  1. Competenze tra Regioni ed Enti locali in materia edilizia
  2. Definisce gli interventi edilizi in genere
  3. Definisce il contenuto dei regolamenti edilizi comunali
  4. Definisce lo Sportello unico per l'edilizia 
Per una lettura più facile rimando al link soprastante della normativa statale, qui continuerò con un discorso a più ampio respiro e di più accessibile comprensione a chiunque.
Il testo unico rappresenta la linea guida lo scheletro portante attorno a cui le Regioni attuano e perfezionano il  governo del loro territorio tramite le leggi regionali che disciplinano l'edilizia con un occhio alle peculiarità tipiche dei luoghi. 
In particolare in tali normative (nella mia Regione, Il Piemonte è la legge regionale 56/77 " tutela ed uso del suolo" http://arianna.consiglioregionale.piemonte.it/base/coord/c1977056.html) disciplinano non solo la parte "tecnica" (quanto un'immobile dev'essere alto, lungo largo, quanta volumetria è possibile utilizzare ecc.) ma disciplinano persino gli enti locali (cosa sono le giunte comunali, cosa sono i consigli, di cosa si occupano, da chi sono formati e per quanto tempo durano e come si devono "pensare" i P.R.G (Piani Regolatori Comunali). I Comuni rispondono della loro pianificazione alla Regione; infatti i singoli P.R.G. vengono approvati nella sede della Regione (per noi piemontesi è Torino, per i lombardi Milano ecc.)

Poche righe sopra ho postato il testo coordinato della normativa regionale piemontese per dar un esempio di cosa è una norma regionale senza dilungarmi in inutili ed incomprensibili tecnicismi.

                                                        PROGETTAZIONE
La progettazione invece è la parte dell'edilizia tra pianificazione e realizzazione, quella che "studia" le regole dettate dalla pianificazione amalgamandole con i gusti e le idee del tecnico e del committente, oltre che delle risorse economiche di quest'ultimo, per confluire in un' idea (il progetto) di casa.
In progettazione esistono convenzioni generali (dei criteri di massima) su come impostare la propria abitazione dettata dai nostri bioritmi. Si cerca di creare ambienti confortevoli che "cullano" psico-fisicamente; ad esempio creando ampie vedute su verde che si aprono non appena entrati in casa,   cucine (ambiente più utilizzato) collocate a sud per avere una buona luminosità ed un certo tepore nelle ore più calde del giorno piuttosto che non camere da letto collocate ad est per sfruttare la luminosità del mattino e creare una sensazione nostra di benessere al risveglio.
Quasi tutte le nostre abitudini vengono dettate dal Feng shui, rispettarlo significa tenere in adeguata considerazione la nostra sfera psicofisica.

La progettazione edile viene messa in pratica da tecnici privati liberi professionisti (Ingegneri edili, Architetti, Geometri, Periti edili) sfruttando le proprie conoscenze sul confort abitativo in 2 modi:

Manuale, con carta da lucido su tavolo da disegno orientabile (il tecnigrafo) con l'utilizzo di matite o portamina di diversa gradazione di grafite (2B, 2H, 3F ecc) che servono a disegnare o ripassare, evidenziare il disegno con tratti differenti e con l'utilizzo di rapidograph (simili ai pennini a china) con punte di diverso diametro dallo 0,1 fino allo 0,8 (raramente a scuola si utilizzavano più grandi) e caratteri trasferibili su lucido per meglio specificare il disegno: lettere, numeri, arredi interni ecc.
          
               Vantaggi: linee più "calde", disegno più personale

                Svantaggi: facile macchiare i disegni specialmente con le chine, 
                  molte ore di lavoro dedicate al disegno in sé  tralasciando la creatività personale
                 difficile creare più soluzioni partendo dallo stesso spazio per la mancanza di tempo
                 costi molto più elevati sul medio lungo periodo
                 ampi spazi occupati dal tecnigrafo

Digitale, con programmi dedicati alla progettazione in 2D (come su foglio di carta) o in 3D che partendo dal "foglio bianco" con l'utilizzo di centinaia di bottoni che simulano il movimento di matita  e/o china su carta (esempio spline per le linee curve, offset per i parallelismi), simulano lo spazio che un determinato oggetto (nel nostro caso un'edificio) occuperà nella realtà. Esistono svariati programmi dedicati alla progettazioni di edifici in genere, o progettazione meccanica, perfino trame dei tessuti, modellazione solida; diversi anche per quanto riguarda all'esborso economico partendo dal gratuito (programmi open source) fino a veri e propri modellatori solidi da decine di migliaia d'euro. Ovviamente i software di progettazione più utilizzati si trovano tra queste 2 estremità.
          
             Vantaggi: tutti gli svantaggi del manuale qui sono capovolti e diventano punti di forza, (non ci sono matite, tecnigrafi, trasferibili, chine, quindi tutti i rischi che si correvano sopra sono azzerati ed i costi sul medio lungo sono più bassi

             Svantaggi: Costo del programma, linee di disegno meno personali.

Per i motivi elencati sopra, si evince facilmente che per il ritmo a cui un libero professionista moderno deve fornire "soluzioni tecniche" differenti al proprio committente ormai il Digitale abbia ormai soppiantato quasi del tutto il Manuale.

Tecnigrafo:

Rapidograph:

 Cad: