martedì 1 luglio 2014

PERDITE D'ACQUA SU TERRAZZI E BALCONI.

In quest post, ci parlerò di problematiche che possono affliggere le nostre abitazioni.
Qualunque dimora prima o dopo, con il passare del tempo o anche per antichi vizi progettuali e realizzativi, necessiterà di essere ripristinata.
Le perdite più fastidiose più difficili costose ed antipatiche sono quelle legate principalmente a fuoriuscite di liquidi, ad esempio acqua, dovuti a guasti improvvisi come la rottura di un tubo, di una piletta di scarico, o per guasto alle guaine bituminose.
Queste perdite risultano tanto più gravi quando provengono da uno spazio scoperto soprastante ad uno spazio coperto (ad esempio il classico lastrico solare condominiale che fa anche da copertura degli alloggi sottostanti) oppure il caso di due spazi esterni sovrapposti, ( i classici terrazzi e balconi dei diversi piani del condominio).
Cercherò attraverso la mia esperienza diretta guidarvi nelle probabili cause di un guasto e contemporaneamente alla soluzione del problema.


CAUSE

I motivi che stanno alla base di una perdita:
  1. Rottura di un tubo, di una piletta di scarico
  2. Guasto alle guaine isolanti
  3. Errata conformazione delle pendenze
  4. Utilizzo di piastrelle non adatte a impieghi all'esterno
  5. Progettazione non ideale degli strati
  6. Cattiva posa
  7. Posizionamento dei tubi in una zona non consona.



Le cause inoltre possono essere la combinazione di più di uno di questi motivi.
Qui di seguito posterò alcune foto tratte dai miei cantieri in modo da farvi capire meglio il discorso.

1. Foto di un intervento su un terrazzo/lastrico solare con problema di infiltrazioni


Per risolvere le problematiche inerenti a delle serie infiltrazioni dei terrazzi dobbiamo procedere per gradi.
Innanzitutto dobbiamo verificare (se possibile) il danno riscontrato nel piano sottostante per provare ad individuare la fonte (se c'è ne una sola) perchè il terrazzo o lastrico solare potrebbe essere forato in più punti. individuato il problema dobbiamo portare delle soluzioni (il più possibile economiche per porvi un rimedio).
La soluzione che avevo adottato era stata quella di provare a trattare l'intera superficie del terrazzo con un prodotto tipo "Salvaterrazze"ossia delle soluzioni chimiche specifiche per esterni e specifiche per vari tipi di piastrella tura esterna, la mia scelta era caduta su questo prodotto, ma come questo ne troverete anche altri in commercio.

2. Prodotto specifico utilizzato
Questi prodotti vengono stesi a pennello e diluiti con acqua, le dosi di diluizione al mq si trovano sul retro della targa del prodotto

3. Stesura con almeno 2 mani di prodotto sull'intera superficie da trattare.

4. Dopo la posa del "Salvaterrazze la superficie delle piastrelle appare traslucida, richiede una giornata per asciugarsi bene.

Questi interventi vengono posti in essere per capire se l'infiltrazione è di superficie o è in profondità se è in un punto o in più punti. Nel nostro caso era abbastanza grave, infatti non è assolutamente bastato questo tipo di trattamento, ma purtroppo si è resa necessaria la demolizione dell'intera copertura del terrazzo come dimostrato da alcune prove effettuate da noi.

5. Prova di assaggio del massetto sottostante alla piastrella

Il Problema che dobbiamo sempre mettere in conto, è che essendo lavori in altezza (i lastrici si trovano sempre in alto (qui siamo al piano 3°) ma possiamo tranquillamente trovare edifici ad altezze nettamente superiori ed ecco che nella demolizione dobbiamo mettere in conto l'approntamento di adeguato ponteggio, realizzato sia per lavorare adeguatamente in sicurezza e sia per non passare all'interno dell'alloggio con terrazzo; essendoci il rischio abbastanza elevato di danneggiare i pavimenti interni, oltre a sporcare l'immobile e comunque a obbligare la proprietà dello stesso a tener aperto il proprio alloggio per il passaggio dell'impresa lungo l'arco della giornata. Mediamente gli orari di lavoro nell'edilizia dalle nostre parti vanno dalle 08.00 alle 12.00 e dalle 13.00 alle 17.00.

DEMOLIZIONE
6. Ecco come si può presentare un ponteggio esterno come nel nostro caso
Qui abbiamo il ponteggio, o i ponteggi se le terrazze sono 2 come in questo caso, che deve essere fissato al fabbricato tramite tassello chimico al muro con golfare e tubo "innocenti", nella foto 7. viene mostrato un particolare dell'ancoraggio del ponteggio.


7. Particolare di un ancoraggio del ponteggio


Per quanto riguarda l'uso dei ponteggi è necessario sottolineare http://www.estructura.it/normativa/sicurezza/NORMATIVA%20SUI%20PONTEGGI%20FISSI.pdf ed è opportuno ricordare che le norme del dlgs. 253/2003, il quale ha introdotto il cosidetto Pimus (Piano di montaggio, uso e smontaggio del ponteggio) il quale è andato ad aggiornare la vecchia normativa sulla sicurezza ed i vecchi decreti. La novità sostanziale è che è stato introdotto un corso di formazione specifico per operatori edili (muratori, artigiani o manovali) dedicato proprio al ponteggio. Tale corso di formazione è obbligatorio per chi intende montare un ponteggio, l'impresa che lo fa costruisce (come tutte le altre imprese) deve essere in possesso di regolare D.U.R.C e di Visura camerale validi.

Detto questo procediamo con l'esecuzione delle varie fasi lavorative che si possono succedere

Montato il ponteggio passiamo alla demolizione del terrazzo medesimo:



 
8. Altro del ponteggio d'intervento



          
9. Demolizione della piastrellatura e massetto con martello pneumatico

                                                      
10. Vista ravvicinata del massetto zuppo d'acqua

11. Rimozione polistirene sottostante.

12. Vista di una parte del massetto staccato, con la parte chiara dove si attaccano le piastrelle e la parte sotto dove si appoggia alla soletta


Nelle ultime foto (la 9, 10, 11, 12) notiamo le fasi della rottura si un lastrico solare in piastrelle, si parte dalla demolizione con un martello pneumatico (foto 9) fino ad arrivare 
alla demolizione del massetto e successivo sgombero delle macerie. La foto 12 è emblematica di cosa si può trovare, ossia un fondo completamente saturo d'acqua che provoca l'infiltrazione al piano di sotto.
I segni orizzontali paralleli che vedete nella foto 12 sono l'orma della piastrella lasciata sul massetto (ancora asciutta) mentre la parte scura, quella bagnata, è a contatto con la soletta sottostante; questo vuol dire che l'infiltrazione è iniziata dal basso e non dalla piastrella. Vi chiederete come è possibile una cosa del genere?
Eccovi la risposta:

13. Particolare di una piletta del terrazzo con lo scarico rotto 

14. Altra foto di una piletta rotta


Faccio notare che la griglia è alla medesima altezza della piastrella, mentre il tubo arancione è lo spessore del massetto su cui si adagia la piastrella stessa.
Queste ultime due immagini sono emblematiche della causa di tutto il problema, che è il taglio triangolare sul fondo del tubo di scarico della medesima che si innesta poi in un pluviale.
Tutto il terrazzo che aveva diverse di queste pilette era afflitto dal medesimo problema.
Come in tutti i settori lavorativi anche in edilizia non esiste mai la formuletta precisa dove la rottura è sempre per lo stesso motivo, (la piletta di scarico) ma può essere (come capitatomi) dovuta all'esecuzione di un massetto in terra battuta (assorbe tantissima acqua) oppure l'utilizzo di materiali erronei anche se di qualità (es. il massetto traspirante per la posa dell'impianto di riscaldamento a pavimento all'esterno il LECAPARIS).

RICOSTRUZIONE

La ricostruzione del terrazzo/lastico solare richiederà per avere un lavoro a perfetta regola d'arte:


  1. Verifica dello spessore del massetto, degli eventuali isolamenti da inserire,
  2. Verifica del posizionamento delle nuove pilette di scarico da inserire a cui la pendenza delle piastrelle farà riferimento per lo scarico delle acque piovane
  3. La possibilità di impermeabilizzare anche con doppie guaine il terrazzo
  4. L'utilizzo di piastrelle e adesivi chimici adeguati per uso esterno ,possibilmente con caratteristiche "antigelo", in modo che ,sia al variare delle temperature diurne e stagionali sia alle precipitazioni atmosferiche, NON provochi la rottura delle piastrelle e la conseguente perdita di impermeabilità della nostra pertinenza esterna.
15. Isolamento utilizzato per il sottofondo

Sotto posterò delle foto durante il ripristino e la fine dei lavori.

16. Particolare durante la stesura del Mapelastic negli angoli e intorno alle bocchette di scarico.

17. Rifacimento dell'isolante sulla parte esterna


18. Durante la continuazione della posa del polistirene (isolante termico)
In queste immagini ho dimostrato una possibile soluzione di utilizzo di materiali per impermeabilizzazione degli angoli e dei raccordi delle bocchette di scarico dell'acqua e la successiva posa di panelli di polistirene per l'isolamento termico del piano sottostante

19. Interno della fioriera rivestimento in Mapelastic
20. Particolare delle bocchette nuova realizzata con scatolato in rame

21. Altro particolare dello scatolato in rame per le bocchette

22. Fine della realizzazione del massetto

23. Altra vista del massetto


Dopo la realizzazione del massetto possiamo pensare di posare la nuova guaina impermeabile che sarà la vera protezione dell'abitazione sottostante.

24. Posa guaina impermeabile tipo "Schluter" a rotoli uniti con adesivo specifico fornito dalla medesima ditta

25. Particolare del ritaglio della guaina intorno alla bocchetta di scarico


26. Altro del particolare degli angoli dove s'inserisce la guaina

27. Vista di una parte del terrazzo coperto dalla dalla guaina Schluter


28. Piastrellatura sopra alla guaina Schluter

29. Prima della posa della bocchetta alla fine dei lavori

Sotto abbiamo quattro foto scattate a 6 anni dalla fine dei lavori (foto 30, 31, 32) e il terrazzo ha mantenuto inalterate le  finiture e la funzione di copertura dei piani sottostanti.


30. Foto del terrazzo (6 anni dopo)


31. Foto del particolare della bocchetta (6 anni dopo)

32. Foto del terrazzo sul retro (6 anni dopo)




1 commento:

  1. L'unica volta che in casa mia si è verificato allagamento è stato quando si è bucato un tubo del pavimento ed è stato necessario ricorrere alla termografia per trovare il punto esatto in cui avveniva la perdita.

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