giovedì 22 ottobre 2015

COME FUNZIONA UN IMPIANTO IDRICO?? TE LO SPIEGO (Parte 2 ACQUEDOTTO PRIVATO)

PREFAZIONE

Riprendiamo il discorso dell'ultimo post in cui avevamo iniziato a parlare dell'acqua con un riferimento iniziale alle normative esistenti (sia per il progetto di un acquedotto), sia proprio per il calcolo della tubazione vi ricordate? Avevamo citato le normative: D.lgs. 2 febbraio 2001 (Attuazione della Direttiva Europea 98/83 CE) che andava a sostituire la precedente ossia il D.P.R 24 maggio 1988 n.236 mentre per la progettazione ed il calcolo delle tubazioni avevamo citato la UNI 9182 ("Impianti di alimentazione e distribuzione 
d'acqua fredda e calda - Progettazione ed installazione e collaudo"). Analizzando anche i dati che ci ha messo l'ISTAT 1991 e ripresi dalla nostra fonte (Manuale del Geometra e del laureato junior) avevamo un consumo di 215 Litri per abitante al giorno, mentre le stime ISTAT 2008 - 2011 siamo scesi sotto i 200 Litri per abitante al giorno (per la precisione 199,7) parlando dei soli usi domestici. Poi abbiamo parlato di tipologie di Tubazioni utilizzati per acquedotti (nel link post troverete tutto ciò) tipologie di fonti da cui prendere l'acqua ed infine i sistemi di trasporto dell'acqua e ci siamo soffermati sugli acquedotti pubblici con un esempio realizzato dalla mia impresa: la DAFI COSTRUZIONI S.R.L.

STATISTICHE AGGIORNATE IN GENERALE SULL'ACQUA NE ESISTONO?


Si, esistono statistiche aggiornate sull'acqua e sempre L'ISTAT (che riscriverò sotto per i più pigri) che illustra e ci divide le statistiche in:
  1. Dati delle acque in Veneto ⟶ "Dati meteo climatici ed idrologici" (pubblicato il 9 giugno 2015)
  2. Dati ambientali nelle città: la rilevazione: ⟶ "Indagine annuale che raccoglie informazioni ambientali relative ai Comuni capoluogo delle 110 province italiane:(periodo di riferimento anno 2014, pubblicato il 10 aprile 2015)
  3. Le statistiche dell'ISTAT sull'Acqua⟶ Indagine che tiene sotto controllo vari aspetti generali dell'acqua (comprese le precipitazioni) degli anni dal 2012 - 2014
  4. Risorse idriche naturali:⟶ Valutazione quantitativa delle risorse naturali (dal 2001 al 2010) pubblicato il 20 marzo 2015
  5. I servizi idrici in Italia:⟶ Censimento delle acque per uso civile (pubblicato il 26 novembre 2014)
  6. Utilizzo della risorsa idrica in agricoltura:Uso delle risorse irrigue in agricoltura in seguito al 6°Censimento generale dell'agricoltura (censimento 2010) pubblicato il 17 novembre 2014
  7. Qualità dell'ambiente urbano: ⟶ Inquinamento nei capoluoghi (anno 2013 e pubblicato il 22 luglio 2014)
  8. Censimento delle acque: Volume complessivo del prelievo delle acque nel 2012 per uso civile (pubblicato il 30 giugno 2014)
  9. Popolazione e ambiente: il 45% della popolazione s'interessa a tematiche ambientali (anno 2012 e pubblicato il 30 giugno 2014)
  10. Servizi ambientali nelle città: ⟶ Rifiuti, acqua ed energia: statistiche legate sia alla raccolta del quantitativo procapite dei rifiuti (scese nel 2012 a 567,3 kg procapite rispetto ai 590,5 Kg pro capite del 2011); gestione eco-sostenibile dei rifiuti urbani dove nel 2012: 104 Comuni hanno specifico regolamento comunale, 64 Comuni agevolano l'autocompostaggio per utilizzo domestico come fertilizzante nei Centri Urbani, in 107 Comuni è previsto il ritiro dei rifiuti ingombranti su chiamata; in 104 è presente un'isola ecologica, in 99 Comuni è prevista la raccolta porta a porta per utenze o per tipologie di rifiuto. Inoltre si certifica il costante calo del consumo d'acqua passato da 206 litri al giorno per abitante del 2001 ai 172 litri al giorno per ogni abitante del 2012. Purtroppo la dispersione delle reti idriche rimane elevata, pari al 33,9%; aggiungo dovuta al vetustà delle condotte e che potrebbe essere risolta grazie ad interventi con quello del mio precedente post (vedi foto del mio intervento ad una parte della rete comunale acqua potabile del Comune di Sorvolo a Biella) . Rispetto al 2011 in diminuzione nei capoluoghi i consumi domestici di energia elettrica (1185,9 KmH per abitante pari a - 0,8%) e del gas metano (386,5 m³ per abitante -1,2% rispetto all'anno precedente). In 34 Comuni nel 2012 sono presenti impianti di teleriscaldamento per edifici ed abitazioni pari ad una media di 10,8 m³ per abitante (+ 3,5% rispetto al 2011). Periodo di riferimento anno 2012, pubblicato il 26 novembre 2013

E GLI ACQUEDOTTI PRIVATI COME FUNZIONANO ED A COSA MI SERVONO TUTTI QUESTI DATI?

Generalmente tutti i dati statistici in nostro possesso (d'altra parte come già spiegato nel precedente post) mi aiutano a dimensionare le tubazioni posizionate nel mio immobile e che mi permetteranno di utilizzarlo al meglio. Stiamo parlano sia dell'impianto: Termo-idrico sanitario ed eventuali pannelli solari termici ad esso collegati.

IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE DELL'ACQUA POTABILE.

Le reti di distribuzione sono sistemi costituiti da tubazioni, organi d'intercettazione, dispositivi di regolazione e gruppi di erogazione che consentono di addurre l'acqua ai punti di utilizzazione nelle condizioni di portata, pressione e temperatura stabilite dal progetto dell'impianto.
Dal punto di vista geometrico s'individuano: collettori orizzontali, colonne montanti o discendenti e diramazioni alle utenze.
Dal punto di vista della temperatura del fluido distribuito si distinguono, invece, reti di acqua fredda, di acqua calda e di ricircolo.
Le reti di distribuzione in un edificio possono essere una o più in funzione della modalità di preparazione dell'acqua calda.
Le distribuzioni di acqua fredda e calda solitamente hanno origine a valle del nostro contatore quando l'alimentazione proviene da acquedotto o altro sistema nel quale la pressione è maggiore o uguale a quella di esercizio; da un sistema di soprelevazione della pressione quando questo è previsto; da un sistema di serbatoi accumulo sopraelevati in grado di fornire la pressione di esercizio stabilita.
In ogni punto dell'impianto, le distribuzioni di acqua fredda e calda devono avere in ogni punto di erogazione la medesima pressione al fine di evitare i colpi d'ariete nell'impianto.

La distribuzione d'acqua deve avere i seguenti requisiti:

  1. garantire l'osservanza delle norme d'igiene
  2. assicurare la corretta pressione e portata a tutte le utenze
  3. essere costruita da componenti realizzati con materiali e caratteristiche idonei;
  4. assicurare la tenuta verso l'esterno
  5. limitare l'emissione di rumori e vibrazioni entro valori previsti dalla normativa
  6. Avere le parti non in vista facilmente accessibili per la manutenzione periodica e straordinaria
Durante l'esercizio devono essere presi tutti i provvedimenti affinché non si verifichino mai fenomeni di contaminazione dell'acqua da parte di agenti esterni.
I trattamenti di filtrazione, anti incrostazione ed anti-corrosione con aggiunta di sostanze o con il passaggio dell'acqua attraverso filtri (sabbie resine ed altro). I trattamenti di disinfezione con immissioni di cloro (serbatoi di accumulo, piscine, bagni pubblici ecc.) non devono creare stazioni di pericolo per la salute delle persone. Inoltre è fatto divieto di mettere:
  1. Immettere acqua in apparecchi sanitari, serbatoi, vasi di espansione aperti od altri apparecchi al di sotto della quota di sicurezza o al di sopra del troppopieno
  2. Fornire l'acqua di reintegro agli impianti di riscaldamento o similari in punti diversi dai vasi di espansione 
  3. Utilizzare l'acqua con prelievo diretto in apparecchi di scambio termico nei quali il fluido che scambia il calore sia a pressione superiore a quella dell'acqua (per esempio condensatori di gruppi frigoriferi);
  4. Alimentare direttamente utenze che possano contaminare la distribuzione di acqua potabile dalla quale sono derivate se non in uno dei seguenti modi: interrompere il circuito con un serbatoio di carico aperto in modo che l'erogazione di acqua almeno a 2,5 cm al di sopra del massimo livello raggiungibile nel serbatoio stesso; adottare i disconnettori a zona di pressione ridotta controllabile.
Tutte le parti di un impianto idrico devono essere tali per costruzione e installazione da non determinare, negli ambienti che non siano sede di servizi igienici o apparecchiature tecniche, livelli sonori superiori a quelli accettabili stabiliti dalla normativa vigente. I limiti di accettabilità sono stabiliti in funzione del rumore di fondo presente negli ambienti.
I principali interventi per limitare il rumore negli impianti idrici si ottengono dimensionando, scegliendo ed installando in modo corretto i singoli componenti. (Fonte: Manuale del Geometra e del Laureato Junior).
                                           

IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE DELL'ACQUA POTABILE.

Una rete di distribuzione si compone di tubazioni ed apparecchiature.
Le tubazioni comprendono:
  • collettori (a sviluppo orizzontale)
  • colonne (a sviluppo verticale)
  • diramazioni;
  • raccordi
Le apparecchiature comprendono:
  • organi d'intercettazione
  • riduttori di pressione
  • disconettitori di colpi d'ariete
  • ammortizzatori di colpi d'ariete contatori d'acqua
  • pompe di circolazione
  • apparecchi e rubinetteria sanitaria;
  • apparecchi per il trattamento dell'acqua

INTRODUZIONE ALLA PARTE IMPIANTISTICA PARTENDO DA UN NOSTRO PROGETTO D'IMMOBILE

Qui vorrei partire da progetti esistenti e realizzati da noi per farvi capire come può essere realizzato un'impianto idraulico, facendovi notare un nostro progetto d'immobile.

1. Piano Terreno dell'immobile presente ad Occhieppo Inferiore
2. Piano Primo dell'immobile realizzato ad Occhieppo Inferiore


3. Piano Sottotetto dell'immobile realizzato ad Occhieppo Inferiore


4. Render  3D immobile orientamento Sud-Ovest


5. Render  3D immobile orientamento Nord-Ovest

Qui sotto una piccola carrellata di foto sull'esecuzione di un allaccio privato dell'acqua, dalla strada comunale (foto 6) fino alla ricopertura dello scavo stesso con sabbia e bende di segnalazione tubi (foto 10). L'esecuzione di tale lavoro è praticamente identica a quella incontrata nel precedente post.


6. Scavo per allaccio acquedotto
 
7. Vista interna dello scavo

 
8. Arrivo al pozzetto principale dell'acquedotto (dove vi è il contatore generale)

9. Scavo con posizionamento della tubazione dell'acqua vicino a quella del gas

10. Copertura dello scavo con sabbia e segnalazione della presenza tubi con le bende "Attenzione Tubo Gas" e "Attenzione tubo Acqua"

Sotto invece vi ho postato una foto tratta dal progetto della nostra residenza "CRISTALLO" su CAD, con tutto il reticolo di UTENZE (non solo acquedotto) ma anche gas, elettricità, telefono e fogna necessarie all'utilizzo del nostro compresso residenziale,nonché   al certificato di AGIBILITÁ dello stesso. Vedi foto seguente.


11. Foto del progetto del nostro complesso residenziale fatto sul mio PC


Nel prossimo post andremo più sull'impianto specifico, vi aspetto come sempre.

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